La fuga dei giovani dal Sud verso le università del Nord è ormai un dato di fatto. Molte sono state nel tempo le ragioni addotte, dai curricula più formativi degli atenei settentrionali al desiderio giovanile di sperimentare una vita più “metropolitana”. Ma il dossier elaborato dall’osservatorio JobPricing mette in luce un altro aspetto che potrebbe spingere i giovani a trasferirsi: la differenza salariale di un neolaureato tra nord e sud. Stando allo studio “University Report”, lo stipendio di un neolaureato di origini meridionali al Nord si aggira attorno ai 34.413€ annui, che scendono a 29.397€ al Sud, con una differenza netta di 5.016 € a fine anno.
Lo studio condotta dall’osservatorio JobPricing in collaborazione con Spring professionale|lhh recruitment solution del Gruppo Adecco parte dalla costatazione che, in linea generale, un olaureato guadagna circa il 45% in più rispetto a un coetaneo con un titolo di studio inferiore. Tuttavia questo dato cambia sulla base di fattori regionali. Un laureato al Nord, infatti, guadagna circa il 2% in più rispetto a un laureato nel Centro Italia, e ben il 10% in più rispetto a un ragazzo con lo stesso livello di istruzione ma che ha conseguito la laurea in un ateneo del Sud.
Secondo Angelo Gigante, ceo di Predict, azienda di Bari che sviluppa tecnologie innovative nel settore healthcare, la differenza salariale dei laureati tra Nord e Sud giustifica la fuga dei cervelli e allo stesso tempo rischia di impoverire il tessuto socio-economico del Meridione già messo a dura prova. «Molte aziende pugliesi – ha dichiarato Gigante – pur rappresentando una eccellenza ognuna nel suo ambito, fanno fatica ad attirare e trattenere talenti, a scovare le giuste competenze. Si dirà che è un problema generalizzato, italiano, se non mondiale. È vero. Ma il fatto di perdere già in fase formativa i giovani rischia a lungo andare di impoverire anche il tessuto economico produttivo».
Notevoli differenze retributive intercorrono anche tra i diversi Corsi di laurea. Le retribuzioni lorde medie più elevate tra i 25 e il 34 anni si registrano per le facoltà di ingegneria (chimica e dei materiali 33.519€ con una punta del +11% dalla media; informatica, elettronica e delle telecomunicazioni 33.293€, +10% dalla media; meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale; gestionale 32.729€, +9,8% dalla media). Tra quelle meno pagate troviamo invece Scienze storiche e filosofiche (28.357€ -6% dalla media) e Scienze pedagogiche e psicologiche (27.709€ -8% dalla media).