Ex consigliere e assessore della Regione Basilicata, ma sempre attore protagonista nello sviluppo del territorio lucano. Ha gettato le basi per alcuni progetti di crescita e ha intenzione, oltre che la determinazione di offrire ancora il suo valido supporto per il bene della comunità lucana. Oggi Vincenzo Acito detta le priorità delle azioni da mettere in campo in Basilicata.
La situazione internazionale ha reso urgenti degli interventi sulle bollette. Qual è lo stato dell’arte in Basilicata?
«La Regione ha adottato provvedimenti sul gas ai cittadini, ma le imprese sono rimaste fuori. È stato istituito un tavolo per utilizzare le royalties del petrolio per le imprese, cercando di evitare che si inneschi il vincolo degli aiuti di Stato con l’applicazione delle condizioni de minimis. Forza Italia può farsi promotore del tavolo tra la Regione e il Ministero dello sviluppo economico per capire come provvedimenti di questo tipo a livello regionale non vengano bloccati a livello ministeriale. Con persone come l’Onorevole Casino in Parlamento, un’interlocuzione con il ministro in questo senso è fattibile. Altrimenti si rischia il blocco».
Ferrovia, strade, aeroporto. Quale la situazione lucana?
«Per realizzare il completamento della Ss 7 Matera-Ferrandina fino alla SS 407 Basentana è necessaria un’interlocuzione con Anas, possibile solo dall’interno del Parlamento, di concerto con questa amministrazione regionale, anche con la prossima, qualunque sarà il colore politico. La trasversale Murgia-Pollino, progetto che si trascina da anni, dev’essere approfondito nella prossima programmazione 21-27. Forza Italia si impegna a trovare la collocazione finanziaria per capire se è fattibile. Per le ferrovie, va dato lo sbocco verso Bari (corridoio adriatico) e verso Taranto (Zes Jonica). L’impegno di Forza Italia è di interloquire con Rfi e inserire questa condizione all’interno del prossimo programma pluriennale. La situazione dell’aeroporto di Pisticci va sbloccata, per cui bisogna interloquire con il consorzio industriale della provincia di Matera e con la Regione Basilicata».
E per le infrastrutture immateriali?
«La Basilicata avrebbe dovuto avere tutti i comuni coperti da fibra a 30 Gbps entro il 2019. Il Mise ha sottoscritto un impegno direttamente con il presidente Vito Bardi affinché entro la fine dell’anno la fibra fosse portata in tutti i comuni lucani. Ad oggi, questo non sta avvenendo e diventa indispensabile sollecitare Infratel (soggetto attuatore) e Open Fiber (soggetto esecutore) al rispetto del contratto sottoscritto con la regione Basilicata».
Le implicazioni?
«Soprattutto nelle aree interne, enormi: nel 2050 la Basilicata avrà la metà della popolazione attuale. Dobbiamo invertire la rotta. Per questo serve la Zes delle imprese culturali e creative. Forza Italia vuole attivarsi con il Mise perché alla Zes Jonica si affianchi la Zes immateriale che può partire nel momento in cui si ha l’autostrada per farla correre, cioè la fibra».
Si ripercuote anche sulla telemedicina?
«Sì. La pandemia ha reso evidente la necessità di puntare alla medicina territoriale ma senza la fibra diventa impossibile erogare le attività immateriali, tra cui anche quelle connesse alla telemedicina. Intorno ad essa, nascono due opportunità di sviluppo: il turismo di ritorno e l’insediamento, nelle aree interne, di micro e piccole imprese. Diventa un elemento di rilancio della economia territoriale e di tutela sanitaria».
La Basilicata può attrarre investitori?
«Investitori e talenti. A Matera il Ministero per il Sud ha stanziato 3 milioni di euro per l’Academy, sul modello della Apple Academy di Napoli, connessa al cluster delle imprese culturali e creative. L’idea di Forza Italia è di finanziarne altre 4, una per altre 4 parti del territorio lucano, connesse con gli altri 4 cluster di imprese e centri di ricerche presenti sul territorio regionale: Melfi-Automotive, Val D’Agri-Energia, Metapontino-Bioeconomia, Matera e Tito-Osservazione della terra. Così si costruisce un sistema di sviluppo della Basilicata che diventa attrattore di talenti e investitori».
E il futuro del turismo?
«Il post Matera 2019 passa attraverso l’approccio della regione, ma soprattutto dal rapporto con il Mibact. Matera può diventare la locomotiva del turismo per tutta la Regione. L’impegno di Forza Italia è far sì che il Mibact lo prenda come un problema nazionale e non più solo regionale. Ma è necessaria una governance unica tra Comune, Regione e Mibact».