(Adnkronos) – Esce oggi “Ci giudicheranno i bambini” (Marsilio, 192 pagine, 16 euro) di Luigi Brugnaro con Stefano Lorenzetto, un libro intervista che ripercorre l’avventura umana e politica del sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia, il primo cittadino più amato dagli italiani secondo il Governance poll 2022 di luglio, con il 65 per cento delle preferenze. “Dall’azienda alla politica una via per l’Italia”, recita il sottotitolo. Il volume sarà presentato questa sera alle ore 18 al museo M9 di Mestre, presenti gli autori.
Nel libro Brugnaro parla anche del malore occorsogli il 24 marzo 2022, mentre era a cena nella trattoria Barison di Borgoricco, in provincia di Padova. Dice che ora sta “molto bene”. Ma, aggiunge, “ho avuto due giorni di buio assoluto. In tutto ne ho passati 11 in ospedale. Parlavo con Uno che mi sorvegliava giorno e notte. Io prego sempre. Più che altro ringrazio Dio delle fortune che ho. Tutti facciamo parte di un disegno divino che non conosciamo”.
E a Lorenzetto che gli chiede cosa pensa che voglia, il Padreterno, da Luigi Brugnaro, il direttore interessato risponde: “Quello che vorrà da me in futuro non lo so proprio, spero che me lo sveli Lui a tempo debito. Per quello che ho visto fino adesso, Dio ha sicuramente voluto che fossi generoso. Mi ha fatto questo dono. Generosità non vuol dire solo regalare, bensì raccontarsi, esporsi, non tenere per sé le cose. Espormi mi costa fatica perché devo rinunciare alla mia privacy, alla quale tengo moltissimo. (…) Ma la generosità è raccontare quello che hai visto e vissuto affinché sia utile agli altri. Credo che, se hai avuto tanto, tu debba dare tanto. È un’altra cosa che s’impara dalla lettura del Vangelo. Se davvero ci credi, se vuoi dare qualcosa, devi farlo con sincera gratuità. Se pensi a un tornaconto, a qualcosa che deve tornarti indietro, non funziona. Se invece dai gratuitamente, senza secondi fini, garantisco che tutto ti viene restituito con gli interessi (…) Non ti devi mai aspettare qualcosa: arriva tutto da solo. Questa è la fede, secondo me”.