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La Farmacia della Natura: la cellulite vi assilla? Ci pensa l’omeopatia

Con l’arrivo delle prime giornate soleggiate di marzo e con la primavera alle porte, il pensiero della maggior parte delle donne va alle passeggiate in riva al mare, alle agognate mattine in spiaggia e alla temuta prova costume. Il dubbio è se l’inverno abbia lasciato dei segni sulle gambe, sull’addome e sui fianchi e se…

Con l’arrivo delle prime giornate soleggiate di marzo e con la primavera alle porte, il pensiero della maggior parte delle donne va alle passeggiate in riva al mare, alle agognate mattine in spiaggia e alla temuta prova costume. Il dubbio è se l’inverno abbia lasciato dei segni sulle gambe, sull’addome e sui fianchi e se il nemico giurato del sesso femminile, la cellulite, possa svanire entro giugno. Ma questo disturbo, che riguarda quasi il 90% delle donne, indipendentemente da età, appartenenza sociale e regione geografica, da cosa è causato?

Quella che tecnicamente è definita panniculopatia edemato fibro sclorotica, è un’alterazione che riguarda gli strati più profondi della pelle, dovuta al ristagno di liquidi, che imbibiscono il sottocutaneo, per causa della permeabilità dei capillari venosi e linfatici. Come tanti disturbi ha una genesi multifattoriale, cioè è causata da vari fattori che non compaiono all’improvviso ma evolvono nel tempo. Vediamoli: in primis sembra fondamentale l’azione degli estrogeni, quindi una causa ormonale, a cui va aggiunta una cattiva circolazione, in quanto nella matrice extracellulare ci saranno depositi di liquidi provenienti dai vasi sanguigni o linfatici, nettamente superiori rispetto alle capacità di drenaggio del nostro corpo, complicata da vestiti aderenti che comprimono le vene o scarpe strette che ostacolano il ritorno venoso e linfatico. Un ruolo importante viene svolto da disturbi intestinali quali la stipsi, o dalla mancanza di attività fisica, senza parlare della componente alimentare: una dieta ricca di sale, di zuccheri, di alimenti raffinati in genere e povera di verdure e cereali integrali sarà un fattore predisponente importante, in quanto determinerà un accumulo di liquidi e di grasso che saranno alla base di processi infiammatori e di ritenzione idrica.
Ma non solo, anche i disagi psicologi hanno un notevole peso, in quanto determinano un’allerta nel nostro corpo che ci porterà ad aumentare la produzione di cortisolo e aldosterone, gli ormoni responsabili della risposta adattiva allo stress, con conseguente ritenzione di sodio, escrezione di potassio e quindi ritenzione di liquidi, incremento della volemia, aumento della pressione arteriosa e della frequenza, che in qualche modo al nostro progenitore abitante delle caverne poteva essere di notevole aiuto per fronteggiare un pericolo, ma nel momento in cui questi stimoli diventano continuativi possono creare situazioni disfunzionali per chi le vive.
La Farmacia della Natura ti può essere d’aiuto? Assolutamente sì. Omeopatia e gemmoterapia le strategie d’elezione. Tra i medicinali omeopatici scegli natrum sulfuricum se hai ritenzione idrica nella parte inferiore del corpo, thuya occidentalis se invece è localizzata in quella superiore, natrum muriaticum se tendi verso una conformazione ginoide. Tra i gemmoterapici, essenziale è l’apporto di un albero comparso sul nostro pianeta sul finire dell’era glaciale, ovvero circa 12mila anni fa, la betulla. Prendi la sua linfa in mezzo bicchiere d’acqua per due volte al giorno. Già sacro presso i celti che lo consideravano legato al solstizio d’inverno e per gli sciamani siberiani per i quali era il tramite che congiunge il Cielo e la Terra, nel 1988 è diventato l’albero nazionale in Finlandia e celebrato con struggente intensità da Alda Merini: «Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni». In ultimo libera la dea che c’è in te, lasciati andare alle tue passioni, segui il tuo istinto, i tuoi talenti, la parte più antica e profonda che vive nella tua anima, quella che fonde la femmina vergine e la femmina sensuale consentendo la graduale accettazione del femmineo.

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