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Spazio, Comparini (Ceo Tas Italia): “Sulla Luna torniamo per restarci”

(Adnkronos) - Dopo più di 50 anni dalle missioni Apollo che hanno portato per la prima volta l'uomo sulla Luna, "adesso, con le missioni Artemis, torniamo per restarci, non per camminare solo sul suolo lunare". E' il Ceo di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, a ricordare, conversando con l'Adnkronos, l'orizzonte ampio delle nuove missioni…

(Adnkronos) – Dopo più di 50 anni dalle missioni Apollo che hanno portato per la prima volta l’uomo sulla Luna, “adesso, con le missioni Artemis, torniamo per restarci, non per camminare solo sul suolo lunare”. E’ il Ceo di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, a ricordare, conversando con l’Adnkronos, l’orizzonte ampio delle nuove missioni lunari Artemis della Nasa di cui la prima, Artemis 1, è sulla rampa di lancio con il countdown nuovamente fissato per il 3 settembre, alle 20,17 ora italiana, dal Kennedy Space Center in Florida. Dopo lo stop del 29 agosto scorso per un problema al motore 3 Rs25, la Nasa dunque ci riprova a lanciare Artemis 1 e a dare il via alla nuova stagione lunare con le nuove missioni realizzate in collaborazione con l’Europa, attraverso l’Esa, e che vedono l’Italia con l’Asi in un ruolo importante. “Riporteranno astronauti e astronaute sul nostro satellite naturale questa volta per lavorare sulla Luna nei prossimi anni, per costruire infrastrutture, per installare intorno alla Luna un vero e proprio laboratorio spaziale” afferma Comparini.  

“‘Moon to Mars’ è lo slogan della Nasa e parla chiaro: tornare sulla Luna per potere poi ‘aggredire’ la colonizzazione di Marte”. A indicare uno degli obiettivi di fondo delle nuove missioni lunari Artemis è il Ceo di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, conversando con l’Adnkronos alla vigilia della nuova data di lancio di Artemis 1 fissata per domani, sabato 3 settembre, alle 20,17 ora italiana, dal Kennedy Space Center in Florida. Tra gli obiettivi delle missioni Artemis, il Ceo Comparini spiega infatti che serviranno ad insegnarci come “imparare a lavorare anche con risorse limitate” su altri pianeti. “E ciò significa, tra l’altro, imparare a usare più sistemi in un’ottica di sostenibilità che saranno strategici non solo nella colonizzazione del pianeta rosso ma soprattutto per tutelare la vita sul nostro pianeta Terra”. “Applicheremo sulla terra, ad esempio la tecnologia per colture a basso consumo di acqua e le missioni Artemis daranno così nuovi elementi tecnologici per la sostenibilità sulla Terra” indica il top manager. Con le missioni lunari del nuovo programma Artemis della Nasa “impareremo a vivere in un altro mondo, in mondi che non saranno la nostra Terra”.  

E “in questa partita non siamo spettatori, siamo protagonisti” tiene a scandire il Ceo di Thales Alenia Space Italia. “Se per le missioni Apollo siamo stati ‘rapiti’ dalla Luna ma solo spettatori, adesso – con la nuove missioni lunari Artemis – l’Europa e l’Italia sono un partner importante, l’Italia è attore e protagonista di questa missione”. “E’ molto emozionante la missione Artemis 1 anche perché raccoglie anni di lavoro di migliaia di ingegneri, competenze altissime, persone: è una missione che per tutta l’umanità sarà significativa. E la cosa più importante è che, al di là di chi tornerà fisicamente sul suolo lunare, questa volta ci saranno anche astronauti europei” aggiunge Comparini.  

(di Andreana d’Aquino)  

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