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Asl Bari, via agli screening per tumori alla cervice uterina con Hpv test

Oltre 300mila donne residenti in provincia di Bari potranno eseguire, a partire da oggi, 1 settembre, il test gratuito Hpv Dna, il nuovo metodo per lo screening del tumore alla cervice uterina. Il centro aziendale screening della Asl di Bari ha cominciato le procedure per la selezione della popolazione bersaglio e la spedizione degli inviti…

Oltre 300mila donne residenti in provincia di Bari potranno eseguire, a partire da oggi, 1 settembre, il test gratuito Hpv Dna, il nuovo metodo per lo screening del tumore alla cervice uterina.

Il centro aziendale screening della Asl di Bari ha cominciato le procedure per la selezione della popolazione bersaglio e la spedizione degli inviti a tutte le donne che devono effettuare l’Hpv test primario, ossia 38.930 donne di 25-30 anni e 298.051 di 31-64 anni: il primo gruppo sarà chiamato ogni 3 anni, le seconde ogni 5 in caso di esito negativo.

«Il test Hpv è più sensibile del Pap test nelle donne di età superiore ai 30 anni, il che significa – spiega il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce – che si può diagnosticare in anticipo una lesione preinvasiva e fare quindi una più efficace prevenzione del cancro della cervice uterina».

Il programma di screening oncologico rientra nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), si rivolge alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni e prevede l’esecuzione gratuita di un Pap test ogni tre anni nelle donne con un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, mentre tra i 31 e i 64 anni l’esame di riferimento è diventato l’Hpv test da ripetersi ogni cinque anni.

Da quando la ricerca scientifica ha dimostrato che il test Hpv è più efficace del Pap test per la prevenzione del cervicocarcinoma, sono stati avviati i primi programmi di screening con test Hpv, un esame molecolare di laboratorio che consente di individuare la presenza del virus prima che provochi alterazioni nelle cellule. In questo nuovo programma il Pap test è diventato un esame di completamento e viene letto solo nelle donne risultate positive al test Hpv.

A spiegare come è organizzata l’attività nelle strutture della ASL, è la dottoressa Chiara Antonia Genco, responsabile della Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale “Screening Cervice Uterina”, integrata nel Dipartimento di prevenzione.

Per raggiungere l’incremento delle adesione ai test, la Asl ha messo in atto una serie di azioni tra cui: il richiamo telefonico delle donne non rispondenti da parte dei Consultori familiari; l’invito, oltre che con lettera, con sms e l’abilitazione di tutti gli ambulatori di ginecologia a erogare gratuitamente e senza prescrizione medica, alle donne aventi diritto, il Pap test o l’Hpv test in occasione di prestazioni specialistiche ginecologiche.

Il potenziamento della rete screening prevede inoltre l’attivazione a breve di altri 2 centri di secondo livello (colposcopia) presso le sedi distrettuali di Bitonto e Santeramo in Colle, oltre al neoistituito centro di Grumo Appula, che andranno ad aggiungersi ai poliambulatori già esistenti in modo da garantire una più omogenea distribuzione sul territorio rispetto al fabbisogno.

Per conoscere meglio il programma di prevenzione, è possibile contattare il Consultorio familiare più vicino o utilizzare il numero verde 800055955, attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.

Si può, inoltre, consultare la pagina del portale al seguente link https://www.sanita.puglia.it/web/asl-bari/centro-screening.

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